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Zonazione

ZONAZIONE

TERRITORIO, MICROCLIMA, PEDOLOGIA DEI VIGNETI

Territorio, microclima, pedologia dei vigneti. La produzione del Vino Nobile di Montepulciano è fortemente legata al suo territorio di origine, variegato e complesso. Per capire e comunicare al consumatore da dove prendano le loro peculiarità i grandi vini di Montepulciano, il Consorzio del Vino Nobile ha realizzato uno studio sulla zonazione dei vigneti, per capirne le peculiarità pedoclimatiche.

LA CARTA DI PRODUZIONE DEL VINO NOBILE

La carta della produzione non intende solo sottolineare le differenze organolettiche dei vari segmenti di produzione, ma nasce per aiutare il consumatore e gli appassionati a ritrovarne le caratteristiche principali. Una mappa che inquadra il territorio della Docg a livello internazionale, per far capire soprattutto all’estero dove si produce il Vino Nobile, e fa da prologo al quadro più ampio della zona di produzione studiato e riportato su carta da Enogea.

mappa consorzio vino nobile di montepulciano

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO PIEVE

Nel 2020 il Consorzio del Vino Nobile ha cominciato un percorso che ha portato qualche anno dopo alla determinazione del disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”.

Il Comitato Nazionale Vini del 10 ottobre 2024 ha dato l’ok definitivo al testo di Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve”, il decreto con annesso disciplinare è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 05 febbraio 2025 e la nuova tipologia della prima Docg d’Italia che sarà in commercio a febbraio 2025 con l’annata 2021.

Questo nuovo progetto vitivinicolo nasce da un lungo percorso metodologico che ha visto il consenso e la partecipazione di tutte le aziende del territorio.

Un percorso di studio all’interno della denominazione stessa, che grazie a momenti di incontro, confronto e di analisi collettiva, ha portato alla nascita di una “visione” univoca di Vino Nobile di Montepulciano. Una visione supportata dalla ricerca anche degli esperti. Lo studio storico della geologia e della geografi del territorio ha portato alla individuazione di 12 zone, definite nel disciplinare di produzione UGA (Unità geografiche aggiuntive), le stesse anteposte in etichetta con la menzione “Pieve”.

La scelta di utilizzare i toponimi riferibili a quelli delle antiche Pievi in cui era suddiviso il territorio già dall’epoca tardo romana e longobarda, deriva da un approfondimento di tipo storico, paesaggistico e produttivo vitivinicolo.

In particolare, la volontà del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è quella di ribadire e codificare una realtà fisica con antica radice storica, che ha caratterizzato il territorio poliziano fino all’epoca moderna e che trova la sua eco anche nel catasto Leopoldino dei primi decenni del XVIII secolo, che suddivideva il territorio in sottozone definite con il toponimo.