Il passato glorioso e l’importanza del legame tra il territorio di Montepulciano, la sua storia e il Vino Nobile sono tuttora gli elementi essenziali per garantire, nel presente come nel futuro, qualità e autenticità a tutto ciò che viene da questa “terra nobile”.
Il chierico Arnipert offre alla chiesa di San Silvestro o di San Salvatore a 789 Lanciniano sull'Amiata, un pezzo di terra coltivata a vigna posta nel castello di Policiano.
Un documento che risale a questo anno riporta le clausole per il commercio e l'esportazione del vino di Montepulciano.
Sante Lancerio, cantiniere di papa Paolo III Farnese, celebrava il vino di Montepulciano “perfettissimo tanto il verno quanto la state odorifero, polputo, non agrestino, né carico di colore, sicchè è vino da Signori” per le tavole dei nobili, appunto, anche se le etichette più remote indicavano semplicemente Rosso Scelto di Montepulciano.
Il Taccuino del Priore rappresenta una fonte di grande interesse perché contiene una lunga serie di appunti. Preziose, sono soprattutto le informazioni sulla cura della vigna, la qualità dei vitigni e la produzione del vino che interessano in maniera specifica appunto la realtà produttiva poliziana.
Francesco Redi, insigne non solo come medico e naturalista, ma anche come poeta, esaltasse, nel suo 1685 ditirambo "Bacco in Toscana" del 1685, con tanta efficacia il vino. Il Redi immagina che Bacco e Arianna elogino i migliori vini della Toscana e “Montepulciano d’ogni vino è Re”.
Prima menzione del nome Vino Nobile in un documento – nota spese Giovan Filippo Neri, Governatore del Regio Ritiro di San Girolamo.
Il presidente degli Stati Uniti, Thomas Jefferson, fa partire un ordine di 123 bottiglie di vino a base Sangiovese proveniente da Montepulciano. Nel 1806 lo stesso presidente scrive ad un certo signor Appleton, residente in Italia, chiedendo 473 bottiglie di vino di Montepulciano precedente.
All’esposizione internazionale di vino di Vienna l’enologo di Sua Maestà 1873 Britannica si lamenta di trovare un solo vino di Montepulciano in degustazione, annoverandolo invece tra i suoi preferiti.
Alla prima mostra mercato dei vini tipici svoltasi a Siena viene presentato per la prima volta un vino chiamato Vino Nobile di Montepulciano ottenendo larghi consensi.
Nasce il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano con l’obiettivo di dare vita alla prima Denominazione di origine controllata (Doc) riconosciuta in quello stesso anno.
Il Vino Nobile di Montepulciano è il primo vino italiano a fregiarsi della fascetta della Denominazione di origine controllata e garantita (Docg)