Andamento meteorologico
La stagione 2012 è iniziata con un inverno piuttosto siccitoso, proseguendo la tendenza dell’anno precedente in cui si erano registrate precipitazioni inferiori alla media annuale. Riguardo la distribuzione delle piogge, l’autunno-inverno 2011/12 ha visto modestissime precipitazioni in ottobre e dicembre, un novembre 2011 e un gennaio 2012 praticamente asciutti. Le nevicate di febbraio, in alcune aree anche molto abbondanti, non hanno risolto il deficit idrico precedente. Il mese di Marzo è stato quasi del tutto privo di piogge e con temperature miti, condizioni che hanno fatto leggermente anticipare il germogliamento attestato tra la fine di marzo e la prima decade di aprile in tutti i vitigni. Nei mesi di aprile e maggio si sono verificate precipitazioni più significative che hanno garantito una buona capacità idrica alle piante. Aprile e maggio sono stati da un punto di vista termico piuttosto freschi, tanto da far registrare in ristrette zone di fondovalle alcuni danni da brinate tardive. L’estate è iniziata con temperature sopra la media del periodo, continuando la tendenza ad un clima siccitoso e torrido. Già in Giugno si sono osservati in alcune zone inizi di stress idrici che hanno rallentato lo sviluppo della parete vegetativa. Negli ultimi giorni di Luglio si è osservata l’inizio dell’ invaiatura dei grappoli del Sangiovese, che ha poi subito un rallentamento a causa del forte caldo e siccità. Le piogge sono riprese solo negli ultimi giorni di agosto e sono proseguite anche nel mese di settembre. Ciò ha permesso una buona fine maturazione dei grappoli ed un parziale reintegro delle riserve idriche nei suoli. La vite in questo contesto ha mostrato in molte zone evidenti sintomi di sofferenza, mentre in altre il fenomeno è apparso più ridotto in particolare se messo in relazione sia con le pratiche agronomiche adottate sia con la capacità idrica dei suoli. Nonostante il caldo prolungato, non sono stati registrati particolari danni da ustione degli acini, proprio per la mancanza di elevatissime punte termiche. Il peso degli acini è risultato assi ridotto, proprio per la carenza idrica generale, mentre il rapporto buccia/polpa è risultato molto elevato, con conseguente abbassamento della quantità di mosto prodotto. Visibile conseguenza della siccità è stata quindi la formazione di grappoli ed acini molto più piccoli rispetto alla media del Sangiovese, che ha portato quindi ad una minor produzione di uva per pianta, e contemporaneamente ad un aumento dei livelli qualitativi delle uve e dei mosti. All’elevata qualità delle uve si associa una netta contrazione della produzione rispetto alla media. Dal punto di vista fitopatologico non si sono riscontrati particolari problemi.
Riepilogo delle fasi fenologiche
Germogliamento: fine Marzo – primi Aprile
Fioritura: fine maggio
Inizio invaiatura: ultima decade di luglio
Fine invaiatura: ultima decade agosto
I vini del 2012
Non è ancora facile definire i vini del 2012. La qualità delle uve, dove non si sono verificate particolari sofferenze, è stata ottima, con contenuti zuccherini non eccessivi sostenuti da buone acidità e ottime concentrazioni polifenoliche, parametri che hanno permesso un ottimo andamento delle fermentazioni alcoliche.
L’elevata presenza di tannini ha reso molto importante una buona gestione delle operazioni di cantina durante le fermentazioni alcoliche, finalizzate al raggiungimento di vini equilibrati, con un’ottima espressione varietale e territoriale. Particolarmente elevati sono risultati anche i valori di intensità di colore e della frazione polifenolica, come conseguenza della ridotta dimensione degli acini e quindi di un elevato rapporto buccia/polpa.