Tanagatta

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Da circa 50 anni il vino è entrato con prepotenza nella sua tradizione, grazie all’intuizione di Biagio Allegro che decise di acquistarne la proprietà iniziando a piantare i vigneti, con una crescita esponenziale nei decenni, evidenziata in particolare nel momento in cui, con il figlio Diego, furono piantati negli anni ’90 tre ettari di vigna che si aggiunsero ai due iniziali. Stiamo parlando di Tanagatta, che si può fregiare di riconoscere le proprie radici a Montepulciano, esattamente dove era situato un vecchio convento costruito dai frati in onore di San Lorenzo. La zona ha sempre avuto una vocazione agricola e produttiva, caratterizzata anche dalla coltura dell’ulivo, della quale ne è stato un simbolo una pianta secolare distrutta dalla gelata del 1985.

Oggi Tanagatta significa impianti di vigna su terreni di medio impasto, con argille nobili, allevati a guyot e cordone speronato. I cinque ettari vitati sono dedicati ai vitigni autoctoni del Prugnolo Gentile, del Canaiolo Nero e del Mammolo, inoltre sono presenti anche il Merlot ed il Cabernet Franc, ai quali fanno da cornice i 35 ettari di uliveto.

“Un’azienda a gestione totalmente familiare in tutte le fasi produttive”

Tanagatta Vino Nobile di Montepulciano DOCG un’interpretazione tradizionale ottenuta dal Sangiovese all’80%, Canaiolo nero al 15%e Mammolo al 5% che invecchia per due anni in botti di rovere di Slavonia.

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